Due sono le tipologie di intervento pittorico nel restauro.
Il primo di tipo “conservativo ” o “filologico museale” dove è ben distinto l’intervento integrativo rispetto alla parte preesistente e si può eseguire con un colore di fondo che mantenga una differenza cromatica rispetto allo smalto del manufatto ed eventualmente integrare la parte decorativa se riconducibile con un colore sottotono.
La seconda tipologia di intervento pittorico definita “restauro stilistico” o “antiquariale” nel gergo comune poiché prediletta dalla committenza privata, prevede che sia le fratture che le lacune integrate abbiano colori e decori ad imitazione dell’opera originale con accurata precisione.
In qualsiasi caso è sempre fondamentale la reversibilità del materiale utilizzato, il rispetto dell’opera e dei segni del tempo.